“Quando parlo di questione sanità, intendo il problema della cura, del prendersi cura della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli, e della capacità da parte delle pubbliche istituzioni, soprattutto dello Stato, di rispondere a queste esigenze e andare incontro a tutte le persone, che hanno uguale diritto a essere curate e possibilmente guarite”. Così il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine della presentazione, nella Sala Regina della Camera dei deputati, del manifesto per la sanità “Dignitas Curae”, di cui primo firmatario è Papa Francesco. Alla domanda dei cronisti se il manifesto sia un esplicito invito al governo, il porporato replica: “E’ un invito a tutti. Tutti dobbiamo fare di più e meglio. Che poi il governo debba fare la sua parte, questo è logico. Però è facile dire ‘tocca agli altri’; questo ci esclude da una nostra responsabilità che naturalmente abbiamo in maniera differenziata, anche soprattutto dal punto di vista del prendersi cura, del prendere a cuore le situazioni altrui”. “Certamente – conclude Parolin – anche il governo ha la sua parte e la saprà fare, immagino”.