Il Tavolo della diocesi di Mantova per gli adulti in cammino e l’équipe dell’eremo della Ghisiola propongono tre momenti di incontro per riconoscere come collocarsi di fronte alle ferite e accogliere un annuncio di guarigione. “Molte – si legge in una nota – le esperienze negative e i motivi di sofferenza che condizionano la vita di una persona: con il tempo possono generare sentimenti che bloccano le scelte e ci fanno dubitare del valore di noi stessi. Ci convincono che nulla può cambiare; a volte riempiono il cuore di paura, apatia, ansia o rabbia. È importante imparare a chiamare per nome questi sentimenti e credere che in ogni ferita ci può essere una fessura, una crepa che ci restituisce la luce: ‘Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere’ (Paulo Coelho). Accogliere questa luce è una scelta e un esercizio di speranza”. Di qui l’idea di offrire, “con rispetto e semplicità”, a chi ne sente il bisogno, “un percorso per imparare a vedere l’oro nelle ferite. Nella sua Pasqua, amandoci sino alla fine’ (Gv 13,1), Cristo ci ha donato uno modo nuovo di guardare all’esperienza del dolore: nella sua morte e risurrezione ci ha aperto una via di guarigione che fa rifiorire la vita, partendo dalla conversione del cuore”.
Tre gli incontri del percorso all’Eremo della Ghisiola (Castiglione delle Stiviere): sabato 11 maggio (ore 15-19); sabato 25 maggio 2024 (ore 15-22): sabato 9 (ore 15) e domenica 10 giugno (ore 17). L’équipe è formata da don Lorenzo Rossi, suor Rosa Bianchera, suor Gabriella Verzeletti, don Daniele Bighi, suor Elisabetta Sepich, Patrizia Debiasi, con la partecipazione del vescovo Marco Busca. La partecipazione è libera, ma è bene seguire il percorso in modo completo. La proposta è efficace nella sua interezza. Sarà offerta la possibilità di un accompagnamento personalizzato per la durata del percorso.