Anno della Preghiera: mons. Giuliano (Lucera-Troia), “un tempo privilegiato in cui riscoprire il valore dell’incontro orante con il Signore”

Durante l’Angelus di domenica 21 gennaio, il Papa ha ufficialmente aperto l’Anno della Preghiera in preparazione al prossimo Giubileo dell’anno 2025. “Preghiera che si esprime innanzitutto nella lode e nel ringraziamento al Signore, provvidente e buono, per i doni con i quali Egli ricolma le nostre persone e le nostre comunità. Preghiera che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano con chi vive nell’indigenza della povertà. Preghiera che permette a ogni uomo e donna di questo mondo di rivolgersi all’Onnipotente, per esprimergli quanto è riposto nel segreto, spesso tormentato, del suo proprio cuore. Preghiera come via maestra per la pace, nel mondo e nei cuori, e verso la santità, che conduce a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione”, scrive il vescovo di Lucera-Troia, mons. Giuseppe Giuliano, alle comunità cristiane della diocesi.
Un anno di preghiera, dunque, “in cui i credenti e anche gli uomini e le donne di buona volontà si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia”. “Il 2024 sarà un anno durante il quale dovrà emergere, con chiarezza, l’orizzonte dell’evento giubilare che va ben oltre ogni pur necessaria ed urgente forma di organizzazione strutturale della compagine ecclesiale”, afferma il presule, ricordando che il Papa ha pure dato il tema del prossimo Giubileo: “Pellegrini di speranza”: “Perché il Giubileo possa essere un evento che arricchisce spiritualmente la vita della Chiesa, diventando segno concreto di speranza, è necessario che sia preparato e vissuto nelle varie comunità con spirito di apertura e di attesa spirituale”, osserva mons. Giuliano.
Non si tratta, dunque, “di un anno con particolari iniziative; piuttosto, di un tempo privilegiato in cui riscoprire il valore dell’incontro orante con il Signore della nostra vita e della vita della Chiesa”, chiarisce il vescovo: “Questo tempo vuole esprimere la profonda esigenza di spiritualità che il popolo di Dio sta vivendo, discretamente e senza clamori. Quanto più si fa forte il grido della tecnica che sembra corrispondere ai desideri dei nostri contemporanei, tanto diventa più profonda la richiesta di vera spiritualità che riporti ogni persona a incontrare se stessa nella verità della propria esistenza e quindi nel coerente e cordiale rapporto con Dio”.
Sono molte le persone che pregano ogni giorno: “L’Anno della Preghiera, pertanto, si inserisce in questo contesto per favorire il rapporto con il Signore e offrire momenti di genuina spiritualità a nutrimento della vita cristiana di fede, speranza e carità. Non sarà un anno di particolari iniziative, vorrà essere piuttosto un tempo in cui le iniziative già in programma avranno, come fondamento, la preghiera di lode e di supplica”.
Mons. Giuliano conclude dando appuntamento, sabato 3 febbraio, alle ore 10, al santuario della Madonna della Sanità a Volturara, per l’Eucaristia che celebrerà ad inizio dell’Anno della Preghiera.

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