Sanità: Crea, al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare ulteriormente il gap con Paesi Ue. Nel 2022 spesa privata pari a 40,1 miliardi, +5%

Quindici miliardi di euro in più. È quanto servirebbe al nostro Servizio sanitario nazionale per non perdere ulteriore terreno rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea, anche se questa cifra non sarebbe sufficiente per colmare il gap. Lo rivela il 19° Rapporto Sanità del Crea (Centro ricerca economica applicata alla sanità), intitolato “Il futuro (incerto) del Ssn, fra compatibilità macro-economiche e urgenze di riprogrammazione” e presentato questa mattina a Roma, nella sede del Cnel. Dal Rapporto, curato da Federico Spandonaro, Daniela D’Angela, Barbara Polistena, emerge che la spesa sanitaria privata (out of pocket) nel 2022 ha raggiunto 40,1 miliardi di euro, in crescita dello 0,6% medio annuo nell’ultimo quinquennio. Nell’ultimo anno si registra un incremento di circa il 5,0 per cento. Nel 2022 Trentino-Alto Adige (21,0%) e Lombardia (19,7%) sono le Regioni con la quota più alta di spesa privata intermediata. La Sicilia quella con la quota minore (1,0%). Il 75,9% delle famiglie italiane sostiene spese per consumi sanitari: la quota è aumentata dell’1,7% nell’ultimo anno. Tra le famiglie più abbienti, quelle che ricorrono a spese sanitarie private, superano l’80%; tra quelle meno abbienti non si raggiunge il 60%.

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