In preparazione alla festa di san Costanzo, vescovo e martire, patrono di Perugia e dell’archidiocesi, fondatore della comunità cristiana del II secolo, in calendario il 28 e il 29 gennaio, come è tradizione, nei tre giorni precedenti (25, 26 e 27), presso la basilica intitolata al santo (ore 17-18), si terrà il triduo di preghiera con l’adorazione eucaristica meditata dedicata al tema “Con san Costanzo riscopriamo il coraggio dei passi”. Un richiamo alla Lettera pastorale dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis, una esortazione-proposta di cammino che attende la Chiesa particolare per essere sempre più evangelizzatrice, missionaria e profetica al suo interno e all’esterno, con uno sguardo privilegiato al mondo giovanile. Il triduo sarà guidato da don Claudio Faina, ordinato presbitero un anno fa, il 29 gennaio 2023.
Nel presentare il programma della festa, mons. Pietro Ortica, parroco di San Costanzo, sottolinea quanto questa ricorrenza sia vissuta intensamente dalla comunità locale e rinsaldi “il legame tra le istituzioni civili e religiose. Basti pensare alla processione della ‘luminaria’, menzionata negli Statuti trecenteschi della città, a cui partecipano il sindaco, l’arcivescovo e diversi rappresentanti delle due istituzioni, con la lettura, di fronte al palazzo comunale dei Priori, dell’antica ordinanza istitutiva della ‘luminaria’ e la benedizione del fuoco e dei partecipanti da parte dell’arcivescovo al suono della campana della torre campanaria comunale”.
È la processione della “luminaria” ad aprire le celebrazioni della vigilia della festa di san Costanzo, domenica 28 gennaio, alle 17, che percorrerà le vie e le piazze del centro storico, la “Via Sacra” dalla cattedrale di San Lorenzo alla basilica di San Costanzo. A renderla ancor più suggestiva il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medioevali della città.
A San Costanzo, terminata la “luminaria”, saranno celebrati i primi vespri (ore 18) presieduti dall’arcivescovo Ivan Maffeis, con il rito degli omaggi votivi al patrono: il cero da parte del sindaco, la corona d’alloro da parte della Polizia locale e gli altri doni simbolo della fede, della cultura e della tradizione perugina: il torcolo, dolce tipico della festa a ricordo del martirio di Costanzo, offerto dagli artigiani, il vin santo da parte di due sposi e l’incenso da parte del Consiglio pastorale parrocchiale di San Costanzo.
Lunedì 29 gennaio la festa entra nel vivo con le tre messe del mattino nella basilica di San Costanzo (ore 8, 10 e 11.30), celebrate da don Agostino Graziani, dal vicario generale don Simone Sorbaioli e dal giovane sacerdote don Claudio Faina. Nel pomeriggio, sempre a San Costanzo, la celebrazione dei Secondi Vespri (ore 17) con la conclusione della tradizionale pesca di beneficienza che inizia al termine della “luminaria”. La festa del patrono culminerà con la solenne celebrazione eucaristica del 29 gennaio (ore 18), nella cattedrale di San Lorenzo, presieduta dall’arcivescovo Maffeis insieme ai parroci della città.