È il greco Theodoros Rousopoulos il nuovo presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), eletto in apertura dei lavori della sessione a Strasburgo. È il 35° presidente nei 75 anni di vita dell’assemblea parlamentare, il primo cittadino greco a ricoprire questa carica. “Il nostro Consiglio è ogni giorno messo di fronte alla scarsa preoccupazione per la tutela dei diritti umani” e all’oppressione causata “dalla mancanza di ideali democratici, anche nei Paesi che eleggono democraticamente i propri leader”, ha affermato Rousopolos nel suo primo discorso da presidente, di fronte ai parlamentari. “Siamo qui per ricordare” agli Stati membri “ciò che hanno sottoscritto ratificando la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e tutti i tanti altri impegni che hanno progettato e creato insieme”. In riferimento all’invasione russa dell’Ucraina – che ha definito “un attacco selvaggio, spietato e ingiustificato” – il presidente ha affermato che la priorità della sua presidenza “sarà l’Ucraina e la garanzia delle responsabilità per gli orribili crimini commessi sul suo territorio”. Tra le sfide di questo anno di mandato ha inoltre citato “i problemi e i pericoli che possono derivare per la democrazia da un’eventuale espansione indiscriminata dell’Intelligenza artificiale”, “l’urgente necessità di concordare il modo migliore per proteggere il nostro fragile ambiente” e “le disuguaglianze sociali, professionali, economiche e di genere”. Riferendosi al suo predecessore, ha affermato di voler portare avanti il lavoro avviato dall’olandese Tiny Kox, per rafforzare la sinergia tra i diversi organi statutari del Consiglio d’Europa e i suoi membri, e per “una visibilità ancora maggiore” del Consiglio d’Europa.