Valgono oltre 2,5 miliardi di euro le 63 misure adottate dalla Commissione europea negli ultimi 10 anni a sostegno di agricoltori e produttori “colpiti da una perdita di produzione, da una riduzione dei prezzi, un aumento dei costi di produzione o un’interruzione della catena di approvvigionamento”. A dirlo oggi è una nota del servizio di informazione che rende pubblica la “relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul ricorso alle misure di crisi adottate a norma degli articoli da 219 a 222 del regolamento Ocm”, proprio mentre in diversi Paesi europei gli agricoltori sono in piazza a protestare contro le politiche agricole europee. “Queste misure dimostrano la continua solidarietà dell’Ue nei confronti dei suoi agricoltori” e “rispondono al fatto che nell’ultimo decennio il settore agricolo dell’Ue ha dovuto affrontare una moltitudine di crisi”, dice la nota: Covid-19, guerra in Ucraina, malattie animali, perturbazioni del mercato, eventi meteorologici estremi i nomi delle crisi. L’adozione di misure eccezionali di sostegno è prevista infatti dal regolamento sull’organizzazione comune dei mercati agricoli (Ocm), dato che “la produzione agricola è intrinsecamente rischiosa poiché dipende dalle risorse naturali e dalle condizioni climatiche ed è influenzata dall’evoluzione del mercato”. Sono proprio le misure Ocm, messe in campo dopo la riforma della Politica agricola comune (Pac), ad aver offerto – secondo la Commissione – in maniera efficace la flessibilità e il sostegno per affrontare le crisi.