Vescovi Puglia: Seminario Regionale di Molfetta e Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano al centro della sessione invernale

Il Seminario Regionale di Molfetta e il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, oltre all’Ilva, sono stati tra i temi della sessione invernale della Conferenza episcopale pugliese, che si è conclusa oggi a Ceglie Messapica.
Mons. Gianni Caliandro, rettore del Pontificio Seminario Regionale Pugliese, accompagnato da don Michele Caputo, responsabile della Comunità dell’Anno Propedeutico, ha illustrato la “delicata situazione” del Seminario Regionale, sia sotto il profilo della proposta formativa, sia sul versante delle problematiche inerenti al calo delle vocazioni. La relazione sul Tribunale Interdiocesano Pugliese è stata presentata dal presidente, mons. Pasquale Larocca. “Le tre qualità indicate dal Santo Padre nel motu proprio Mitis Iudex Dominus Jesus – la celerità, la prossimità, la gratuità – sono ampiamente rispettate e valorizzate nel cammino che il Tribunale va realizzando in maniera sempre più competente e qualificata”.
Centrale è stato anche il confronto con le Superiore e i Superiori Maggiori dei vari Istituti religiosi e Istituti secolari, rappresentanti della Vita consacrata in Puglia. Il dibattito è stato centrato sulle mutue relazioni alla luce dell’attuale situazione che la Chiesa sta attraversando e che tocca da vicino la vita di tutte le nostre comunità. Il confronto, intenso e cordiale, ha suscitato “il desiderio di un rinnovato impegno a servizio di una visione di Chiesa che possa essere generativa di nuovi percorsi, protesi a intercettare le attese e le speranze di questa nostra terra”.
Successivamente, don Vito Mignozzi, preside della Facoltà Teologica Pugliese, ha relazionato sul lavoro svolto, evidenziando punti di criticità e nuove possibili declinazioni nell’impegno formativo messo in campo dall’istituzione accademica. “Essa, frutto di una sinergia sinodale tra i tre Istituti di Molfetta, Santa Fara e San Nicola, attraversa una stagione particolare che richiede cura e progettualità per una rinnovata collocazione all’interno del panorama pastorale e culturale pugliese. Si è auspicato un maggiore coinvolgimento delle altre realtà accademiche presenti sul territorio per una significativa interazione con le problematiche del mondo di oggi, non avulse dalle sfide pastorali poste alle Chiese di Puglia”.

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