Ricerca: Carrozza (Cnr), “l’anno prossimo vedremo impatto Pnrr”. “Colmare gap con industria”

Una “fotografia” dei settori della ricerca scientifica e dell’innovazione nel nostro Paese: è quanto emerge dai dati della quarta edizione della “Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia. Analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia”, presentata oggi a Roma presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), alla presenza della presidente Maria Chiara Carrozza e del direttore del Dipartimento scienze umane e sociali, patrimonio culturale (Dsu) del Cnr Salvatore Capasso. Il documento, disponibile in forma integrale al link https://www.dsu.cnr.it/relazione-sulla-ricerca-e-linnovazione-in-italia/, è frutto della collaborazione fra l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps), l’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile (Cnr-Ircres), e l’Istituto per gli studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (Cnr-Issirfa). Esso delinea, mediante dati quantitativi, la posizione del nostro Paese rispetto al contesto internazionale, approfondendo tematiche di interesse nell’attuale dibattito sulla politica della scienza e dell’innovazione.
“Non vediamo ancora in pieno l’impatto del Pnrr sullo stato di salute della ricerca italiana, ma lo vedremo il prossimo anno”, ha detto la presidente Carrozza, aprendo i lavori. “Nel momento di profonda trasformazione che il mondo della ricerca sta attraversando a livello globale – ha aggiunto -, è particolarmente importante fermarsi a riflettere sul contesto nazionale in cui operiamo, prendere coscienza dei dati, dei ‘numeri’ e poter misurare il grado di innovazione anche in rapporto ad altre realtà internazionali”. Tra le priorità, “colmare il gap fra il mondo della ricerca e quello industriale, grazie strumenti più veloci e flessibili”.

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