“Oggi la parità scolastica non passa solamente attraverso i contributi pubblici, seppur indispensabili, (un ringraziamento particolare al Governo che in questa Finanziaria ha stanziato 90 milioni per le nostre scuole), ma anche attraverso altre misure e proposte che favoriscono una piena integrazione nel sistema nazionale di educazione e istruzione: ad esempio i Pon, il Pnrr. E passa sicuramente anche attraverso l’appartenenza al Terzo settore”. A sostenerlo è Giampiero Redaelli, presidente nazionale Fism (Federazione italiana scuola materne), in apertura del convegno sul Terzo settore promosso oggi al Senato. Di qui l’auspicio che “si troveranno i giusti canali e le giuste soluzioni ancora in sospeso, per favorire l’iscrizione al Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore, ndr) di tutte le nostre scuole”. Dopo avere presentato la “fotografia” della situazione attuale, Redaelli ha spiegato che “Fism nazionale si candida a diventare nei prossimi mesi rete di Terzo settore, proprio per supportare e coordinare le scuole dell’infanzia paritarie no profit che diventeranno Ets”. Secondo il presidente Fism, “vivere il Terzo settore partendo dalla scuola dell’infanzia tutta, paritaria e statale, primo tassello del nostro sistema di istruzione, vuol dire oggi avere la capacità di saper accogliere le diversità culturali, religiose e le fragilità dei bambini di questo tempo, per una fiduciosa educazione globale che sviluppi sentimenti di pace, di tolleranza, di aiuto, di rispetto e di perdono, elementi indispensabili e imprescindibili per la costruzione di un mondo bello e un futuro migliore. In questo modo davvero potremo valorizzare quanto pronunciato nell’articoli 1 del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 Codice del Terzo settore”. Infine l’annuncio che quest’anno Fism compie 50 anni: “Un traguardo importante ma, soprattutto un trampolino di lancio per proiettarci e proiettare le scuole dell’infanzia nel futuro”.