“Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e per un processo che porti a una pace duratura per israeliani e palestinesi, sulla base di una soluzione a due Stati. Questo è l’unico modo per arginare la sofferenza ed evitare una ricaduta che potrebbe incendiare l’intera regione”. Lo ha detto oggi il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, intervenendo al World economic forum di Davos. “Assistiamo a un’epidemia di impunità in tutto il mondo – ha osservato -. Vediamo alcuni Paesi fare tutto il necessario per promuovere i propri interessi a tutti i costi. Dall’invasione russa dell’Ucraina, al Sudan e, più recentemente, a Gaza, le parti in conflitto stanno ignorando il diritto internazionale”: “Il mondo resta a guardare mentre i civili, soprattutto donne e bambini, vengono uccisi, mutilati, bombardati, costretti ad abbandonare le loro case e a cui viene negato l’accesso agli aiuti umanitari”. Guterres ha chiesto poi “una pace giusta in Ucraina”, secondo la Carta delle Nazioni Unite e “conforme al diritto internazionale”.
Il segretario generale dell’Onu si è soffermato sul tema delle disuguaglianze nel mondo, citando i dati di Oxfam – i 5 uomini più ricchi hanno raddoppiato le loro fortune dal 2020 mentre più della metà del mondo, quasi cinque miliardi di persone, sono diventate più povere – e della Banca mondiale, secondo cui ci stiamo dirigendo verso i peggiori 5 anni di crescita degli ultimi 30 anni. Inoltre, “più della metà dei 75 Paesi più poveri del mondo si trovano ad affrontare difficoltà legate al debito. I loro pagamenti di interessi sono quadruplicati negli ultimi anni. Dopo decenni di riduzione della povertà e della fame, i progressi sono rallentati e, in alcuni Paesi, hanno fatto retromarcia. E questo sta alimentando risentimento e rabbia”.
Guterres si è detto “personalmente scioccato dal sistematico indebolimento di principi e standard che prima davamo per scontati”, con “tanti Paesi e aziende che perseguono i propri interessi ristretti senza alcuna considerazione per il nostro futuro condiviso o il nostro bene comune”. Tra i temi trattati nel suo intervento i cambiamenti climatici e l’intelligenza artificiale. “L’eliminazione graduale dei combustibili fossili è essenziale e inevitabile”: “Dobbiamo agire ora per garantire una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili”. L’intelligenza artificiale, ha osservato, potrebbe peggiorare le disuguaglianze nel mondo e portare “gravi conseguenze indesiderate”, anche perché “alcune potenti aziende tecnologiche stanno già perseguendo profitti con un chiaro disprezzo per i diritti umani, la privacy personale e l’impatto sociale”. Purtroppo “le divisioni geopolitiche ci impediscono di trovare insieme soluzioni globali per le sfide globali” e “non c’è da stupirsi che le persone ovunque stiano perdendo fiducia nei governi, nelle istituzioni e nei sistemi finanziari ed economici”. Per prevenire questo scenario disastroso invita a “costruire un nuovo ordine globale multipolare con nuove opportunità di leadership e con equilibrio e giustizia nelle relazioni internazionali”, ossia “un multilateralismo riformato, inclusivo e interconnesso”.