Una nuova scuola, aperta anche di pomeriggio e d’estate, con corsi di teatro, musica e sport. È la proposta lanciata dalla comunità di Sant’Egidio di Genova che ha riunito attorno a sé gli Istituti comprensivi e le scuole superiori del Ponente Genovese (IC Voltri 2, Voltri 1 e Pra’, Bergese, Lanfranconi e Odero), il Comune e l’Università di Genova, l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Teatro della Tosse, e le associazioni artistiche Linkinart ed Esperanto per dotare il quartiere del CEP e la scuola delle risorse necessarie a contrastare il fenomeno della “segregazione scolastica” che ha già portato alla chiusura e al degrado un edificio scolastico nel quartiere.
L’iniziativa, spiegano in una nota i responsabili della comunità, viene resa pubblica “in concomitanza con l’apertura delle iscrizioni per le sezioni sperimentali dell’Istituto Comprensivo “Voltri 2” che verranno attivate dall’anno scolastico 2024/25 per salvare dalla chiusura il plesso del quartiere Cep e per dare ai ragazzi del quartiere una scuola di qualità, capace di attrarre anche famiglie dai quartieri limitrofi”. “Si tratta di un impegno civile – spiega Sergio Casali, responsabile del progetto – in cui vogliamo cercare di mettere tutte le energie migliori della nostra comunità cittadina al servizio dei bambini e dei ragazzi che vivono in condizioni di marginalità. Siamo convinti che sia necessario dare più scuola a chi ne ha più bisogno e che le scuole migliori di una città dovrebbero stare in periferia”. Il progetto prevede l’attivazione di una nuova sezione di scuola primaria a tempo pieno a indirizzo Montessori (o ad ispirazione montessoriana), una sezione di secondaria di primo grado a tempo pieno a indirizzo delle arti, trasporto gratuito per l’entrata e l’uscita da scuola, mensa gratuita (colazione e pranzo), prescuola gratuito, ambienti di apprendimento innovativi, facilitatori scolastici che, a richiesta, seguiranno i bambini nelle attività doposcuola e in un centro estivo gratuito della durata di un mese. Al pomeriggio tutti i ragazzi potranno usufruire gratuitamente di attività educative, sportive ed artistiche gratuite a piccoli gruppi. Si prevede inoltre di attivare “doti educative” e facilitare “affidi culturali” per favorire la fruizione di sport e attività culturali anche per i bambini che appartengono a famiglie in condizioni di difficoltà economiche.