Ieri il primo appuntamento del percorso “In ascolto” con i garanti delle persone disabili dei Comuni di Valderice, Erice e Trapani e alcune famiglie e associazioni.
Nei locali della parrocchia San Marco sono risuonate narrazioni di genitori preoccupati del “dopo di noi”. È stata una conversazione nello stile del cammino sinodale in cui sono riecheggiati desideri e richieste. L’ascolto si è intrecciato con il racconto degli operatori presenti, per lo più volontari, impegnati a sollecitare le amministrazioni locali e la società tutta. “La Chiesa, in particolare, si sente impegnata a farsi promotrice di speranza per una concreta inclusione di questi fratelli e sorelle speciali. Alle varie comunità parrocchiali si chiede maggiore vicinanza, con celebrazioni aperte a queste famiglie. L’intera diocesi coglie l’invito a stimolare una maggiore cooperazione tra quanti operano in questo campo, superando possibili frammentazioni in vista della nascita di esperienze lavorative adeguate alle abilità specifiche di queste persone – ha detto il vescovo di Trapani, mons. Pietro Fragnelli – disarmando le parole”. L’incontro si è concluso con una preghiera semplice e con un gesto di gioiosa fraternità, auspicando nuovi incontri nel cammino verso la Pasqua. Lo spazio “In ascolto” è stato voluto dal vescovo e promosso dal cappellano della Fondazione Auxilium don Angelo Orlando e dall’ufficio diocesano di pastorale familiare.