Sono tremila gli ucraini che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono stati evacuati perché malati cronici o feriti e sono stati trasferiti negli ospedali di tutta Europa. Ciò è stato possibile attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue. I primi trasferimenti sono avvenuti nel marzo 2022. Fino ad ora, dice una nota della Commissione europea, “è la più grande operazione di evacuazione medica” che il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze abbia gestito. Ad accogliere i pazienti, gli ospedali di 22 Paesi europei (compresa l’Italia). Inoltre, a Rzeszów, in Polonia, è attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 il Medevac Hub che, sostenuto dall’Ue, accoglie i pazienti che arrivano via terra e che poi sono destinati, in aereo, negli ospedali europei. “Non possiamo distogliere lo sguardo dagli orrori che il popolo ucraino è costretto ad affrontare giorno dopo giorno”, commenta il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič. Poiché la Russia “continua i suoi spietati attacchi” alle infrastrutture ucraine civili, ospedali compresi, è cruciale il sostegno di emergenza. Lenarčič insieme alla commissaria per la salute Stella Kyriakides ha espresso gratitudine ai 22 Paesi: “l’Ucraina e il suo popolo possono contare sul sostegno dell’Ue per tutto il tempo necessario”, ha assicurato Kyriakides.