Il presidente Javier Milei ha inviato ieri una lettera a Papa Francesco invitandolo ufficialmente a visitare l’Argentina, come ha confermato il portavoce presidenziale Manuel Adorni. “La sua presenza e il suo messaggio contribuiranno all’unità di tutti”, ha scritto il presidente nella lettera inviata al Santo Padre. La Presidenza della Repubblica ha diffuso il testo del messaggio di Milei a Francesco, insieme all’immagine del momento in cui il segretario generale della Presidenza della Nazione, Karina Milei, gli porta la lettera per la firma. “Lei sa bene che non ha bisogno di un invito per venire in Argentina. A rischio di dire il superfluo, la invito a visitare la nostra amata patria, secondo le date e i luoghi che ci sono stati indicati, tenendo presente il desiderio diffuso delle nostre città, province e paesi di contare sulla sua presenza e di trasmetterle il loro affetto filiale”, ha scritto il presidente argentino. “Santità – prosegue Milei descrivendo la difficile situazione in cui versa il Paese -, noi argentini stiamo attraversando tempi di afflizione e di speranza. Osserviamo intorno a noi come la povertà, con le sue diverse facce e conseguenze, raggiunga la metà dei nostri connazionali. La nostra economia è in uno stato critico e bisogna prendere misure urgenti per evitare una catastrofe sociale dalle conseguenze dolorose. Tenendo presente il vostro consiglio di avere la saggezza e il coraggio necessari, nelle mie prime settimane di mandato ho proceduto a proporre una serie di misure governative volte a trasformare la situazione che la Repubblica argentina soffre da decenni. Siamo consapevoli che queste decisioni possono approfondire le disuguaglianze, quindi la nostra priorità assoluta è proteggere i nostri connazionali più vulnerabili, ringraziando la collaborazione della Chiesa cattolica, la cui azione in campo sociale è inestimabile”. Conclude Milei: “Come presidente della Nazione argentina, credo che il suo viaggio porterà frutti di pacificazione e fratellanza a tutti gli argentini, ansiosi di superare divisioni e scontri. La sua presenza e il suo messaggio contribuiranno alla tanto desiderata unità di tutti i nostri compatrioti e ci daranno la forza collettiva necessaria per preservare la nostra pace e lavorare per la prosperità e l’affermazione della nostra amata Repubblica argentina”.