“Se lo leggiamo da un punto di vista sociale, la gola è forse il vizio più pericoloso, che sta uccidendo il pianeta”. È il monito del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata al vizio della gola. “Perché il peccato di chi cede davanti ad una fetta di torta, tutto sommato non provoca grandi mali, ma la voracità con cui ci siamo scatenati, da qualche secolo a questa parte, verso i beni del pianeta sta compromettendo il futuro di tutti”, ha denunciato Francesco: “Ci siamo avventati su tutto, per diventare padroni di ogni cosa, mentre ogni cosa era stata consegnata alla nostra custodia, no al nostro sfruttamento”. “Ecco dunque il grande peccato, la furia del ventre: abbiamo abiurato il nome di uomini, per assumerne un altro, consumatori”, il grido dall’arme del Papa: “E oggi si parla così nella vita sociale: i consumatori. Non ci siamo nemmeno accorti che qualcuno ha cominciato a chiamarci così”. “Siamo fatti per essere uomini e donne eucaristici, capaci di ringraziamento, discreti nell’uso della terra, e invece ci siamo trasformati in predatori, e adesso ci stiamo rendendo conto che questa forma di gola ha fatto molto male al mondo”, la denuncia di Francesco: “Chiediamo al Signore che ci aiuti nella strada della sobrietà, che tutte le forme di gola non si impadroniscano della nostra vita”.