“Purtroppo, nel 2022 sono stati registrati oltre 3mila attacchi all’istruzione, con un aumento di quasi il 20% rispetto all’anno precedente”. Quasi un terzo di tutti gli attacchi “ha avuto luogo in soli tre Paesi: Ucraina, Myanmar e Burkina Faso”. Lo ha dichiarato in una nota il commissario Ue per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, in occasione della Giornata internazionale per la protezione dell’istruzione dagli attacchi. L’Ue “condanna fermamente questi attacchi mirati all’istruzione e l’uso militare della forza contro quello che dovrebbe essere un ambiente sicuro per la crescita dei bambini”, ha aggiunto. L’Unione europea ribadisce il suo “fermo e incrollabile impegno a promuovere e proteggere il diritto di ogni bambino a crescere in un ambiente sicuro e ad avere accesso a un’istruzione di qualità”. I conflitti e le emergenze umanitarie “impediscono a milioni di bambini di accedere a un’istruzione di qualità, con conseguenze profonde per intere generazioni di bambini e le comunità in tutto il mondo”. L’Ue continua a essere “fortemente impegnata nel finanziamento dell’istruzione in situazioni di emergenza, destinando il 10% del suo bilancio per gli aiuti umanitari al sostegno dell’accesso, della qualità e della protezione dell’istruzione”. Per il prossimo anno, “l’Ue ha stanziato circa 157 milioni di euro per sostenere l’apprendimento dei bambini e dei giovani in situazioni di emergenza”, conclude Lenarcic.