Appresa la notizia, stamani, della morte dell’abate benedettino emerito dom Giustino Farnedi, l’arcivescovo Ivan Maffeis esprime a nome suo e dell’intera comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve il “profondo cordoglio” ai familiari e ai monaci dell’abbazia perugina di San Pietro.
Il vicario generale don Simone Sorbaioli, che ha conosciuto l’abate Farnedi fin dall’arrivo di questi a Perugia (2004), dopo aver terminato il mandato presso il Monastero di Pontida, ne ricorda i tratti umani e spirituali dalle non comuni doti di “un pastore sempre innamorato e testimone della ‘Regola di San Benedetto’ praticata nei suoi diversi incarichi svolti anche a livello diocesano, in primis quello di vicario episcopale per la Vita consacrata (2013), affidatogli dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti. Fu anche segretario delle Comunità di vita consacrata maschili (Cism) – ricorda il vicario generale –, distinguendosi non poco nella loro animazione e formazione. Significativa la sua collaborazione, svolta fino all’ultimo, di delegato vescovile per il Sacramento della Confermazione, incarico conferitogli nel 2005 dall’allora arcivescovo Giuseppe Chiaretti e confermato dai suoi successori Bassetti e Maffeis”.
Dalla serata dell’8 al mattino del 10 settembre si potrà rendere omaggio e raccogliersi in preghiera davanti alla salma dell’abate Giustino, esposta nella chiesa abbaziale di San Pietro di Perugia dove domenica, alle 16, sarà celebrata la messa esequiale. Al termine la salma verrà trasferita a Roma, presso l’abbazia di San Paolo Fuori le Mura.