“Il mistero di Maria fa intravvedere germi di speranza per ogni donna e ogni uomo di questo mondo e si inserisce nel disegno provvidenziale di Dio”. Lo ha detto questo pomeriggio mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, celebrando in cattedrale la messa nel giorno della festa liturgica della Madonna del Pilerio. Il presule bruzio ha commentato il brano matteano della genealogia del Signore, evidenziando che “questa pagina piena di nomi rischia di mettere in imbarazzo il malcapitato lettore, ma Matteo vuole offrire ai suoi lettori un dato oggettivo, quello della incarnazione del Signore. Ci voleva rassicurare che la sua famiglia umana era come tutte, con padre, madre, zii, nipoti”. Difatti, per il presule bruzio, “quanto più sottolineiamo l’eccezionalità di Maria, tanto più rischiamo di perdere la dimensione umana della mamma di Gesù”. “Ella, invece – ha evidenziato mons. Checchinato – prima delle seguaci del figlio, è un evento che appartiene a questa nostra storia”. Per questo “celebrare il mistero della nascita di Maria ci permette di assaporare il bene della redenzione che si rende percepibile in anticipo nella sua storia, la storia di Maria. Questo ci consente di prepararci ancora di più e meglio alla nascita di Gesù”.