“Dobbiamo lavorare per affrontare la questione umanitaria, in particolare per i più fragili e per tutti quei bambini che devono poter tornare in Ucraina”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, intervenendo, in qualità di relatore, al Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina che si svolge a Roma fino al 13 settembre. Il cardinale ricordando lo sforzo delle diocesi italiane sul fronte dell’accoglienza, soprattutto dei minori. Nel mese di agosto 42 bambini ucraini con i loro accompagnatori (per un totale di 80 persone), provenienti dalle città di Nikopol e Kryviy Rih nel Dnipropetrovsk, sono stati ospitati nelle diocesi di Senigallia, Ascoli Piceno e Macerata, grazie alla disponibilità delle Caritas e delle comunità locali. Questa iniziativa, sostenuta dalla Cei e dalla Nunziatura apostolica in Ucraina, si è aggiunta ad altri progetti che nel periodo estivo hanno permesso ad oltre 600 bambini e ragazzi di trascorrere qualche settimana di serenità, lontano dalla guerra. Il presidente della Cei ha quindi esortato ad impegnarsi, tutti, per “una pace giusta e sicura”. “La vittoria è la pace, e mai l’umiliazione del nemico che porta invece a futura inimicizia e ostilità”, ha chiarito il card. Zuppi che ha voluto citare le parole del card. Lubomyr Husar, arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyć , “figura di grande autorevolezza spirituale: “La vera vittoria finale sarà possibile se tutti noi ci comporteremo da esseri umani nel pieno senso della parola. Tutte le altre vittorie sono solo parziali o immaginarie e non porteranno mai alla vera pace”. Il card. Zuppi ha quindi assicurato al Sinodo della Chiesa greco-cattolica la preghiera delle Chiese in Italia, in sintonia con il desiderio espresso da Papa Francesco che nel mese di ottobre, specialmente nei santuari, si invochi il dono della pace nel mondo e in Ucraina.