L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) entra a far parte dei Centri di Competenza del Servizio Nazionale della Protezione Civile (Dpc), una rete di soggetti che forniscono servizi, informazioni, dati, elaborazioni e contributi tecnico-scientifici in specifici ambiti. La stabilisce un decreto firmato oggi dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio e fortemente voluto dal presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. Tra i centri di competenza, si legge in un comunicato della Protezione Civile, rientrano amministrazioni statali, agenzie, istituti di ricerca, università e autorità di bacino. L’Iss è il primo soggetto specializzato nella sanità pubblica a entrare nella rete, e potrà fornire consulenza alla Protezione Civile in tutti gli ambiti e le situazioni che comportano rischi per la salute. “L’aspetto sanitario rappresenta un nodo fondamentale nella risposta di protezione civile sia in termini di pianificazione e prevenzione sia per quanto riguarda le attività da mettere in campo durante le emergenze per assicurare il soccorso e l’assistenza della popolazione – dichiara il Capo Dipartimento Curcio -. La pandemia ha reso ancora più evidente quanto il contributo tecnico-scientifico offerto dall’Istituto Superiore di Sanità sia un valore aggiunto per il nostro Sistema e la firma di oggi sancisce formalmente e darà nuovo impulso a un percorso iniziato da alcuni anni”. “La prevenzione sanitaria e la salute entrano ufficialmente a far parte della rete di emergenza italiana. – commenta Brusaferro – Siamo orgogliosi di proseguire nella collaborazione che già ci ha visto lavorare fianco a fianco durante la pandemia”.