Garantire il diritto alla libera circolazione delle persone con disabilità. È questo lo scopo principale di una proposta legislativa, illustrata oggi a Bruxelles dalla Commissione europea. Nell’intento, tale normativa farebbe “in modo che le persone con disabilità possano accedere, su base paritaria, a condizioni speciali, a un trattamento preferenziale e ai diritti di parcheggio quando visitano un altro Stato membro”.
La proposta della Commissione introduce fra l’altro una carta europea standardizzata della disabilità e migliora l’attuale contrassegno europeo di parcheggio. Entrambi i tesserini saranno riconosciuti in tutta l’Ue. “I diritti delle persone con disabilità non devono fermarsi alle frontiere nazionali. Desideriamo agevolare i loro spostamenti: la carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio migliorato dovrebbero eliminare alcuni degli ostacoli che si pongono loro. Sono certa che questa iniziativa rafforzerà l’indipendenza di queste persone e le aiuterà a esercitare i propri diritti”, ha affermato Věra Jourová, vicepresidente della Commissione con delega ai valori e la trasparenza.
L’Esecutivo spiega, nel giustificare la proposta di legge comunitaria: “Se la condizione di disabilità non è riconosciuta all’estero, quando si recano in altri Stati membri le persone con disabilità non possono accedere alle condizioni speciali e al trattamento preferenziale cui avrebbero diritto, come l’accesso gratuito o prioritario, tariffe ridotte o l’assistenza personale. Per affrontare la questione la Commissione propone di istituire una carta europea standardizzata della disabilità”. Essa “servirà da prova riconosciuta della disabilità in tutta l’Unione”, garantendo “parità di accesso a condizioni speciali e un trattamento preferenziale nei servizi pubblici e privati compresi ad esempio i trasporti, gli eventi culturali, i musei, i centri ricreativi e sportivi e i parchi di divertimento”. La carta sarà rilasciata dalle autorità nazionali competenti e andrà ad integrare i tesserini o i certificati nazionali già esistenti.