Un mese fa si concludeva a Lisbona la Giornata mondiale della gioventù 2023, appuntamento che ha visto centinaia di migliaia di giovani recarsi nel capoluogo portoghese e, tra loro, anche Giuseppe Riggio e Cesare Sposetti, della redazione di Aggiornamenti Sociali. “Siamo partiti – spiegano ora i due gesuiti – insieme a una settantina di giovani pellegrini provenienti dai territori della Provincia euro-mediterranea della Compagnia di Gesù, comprendente Albania, Italia, Malta e Romania, partecipando ai vari eventi con loro, e al tempo stesso proponendo, in collaborazione con altri centri di studi sociali europei dei gesuiti, tre sessioni di un workshop su fede e politica”. Per molti portoghesi, l’arrivo di tante persone in una città di non così grandi dimensioni sarebbe stato un problema. “Eppure – sottolinea Riggio – ciò che molti cittadini di Lisbona hanno vissuto durante l’evento si è rivelato profondamente diverso dalle allarmistiche aspettative, portando una carica positiva che, a loro detta, non vi si vedeva da tempo”.
“Tendiamo – continua Sposetti – a rappresentarci la cosiddetta ‘generazione Z’ come dominata dalla disillusione e dall’ansia per un futuro incerto, tra crisi climatica, minacce ai diritti individuali ed echi di guerra. Queste preoccupazioni non sono mancate in quei giorni, ma ci ha colpito come siano state vissute in una prospettiva diversa: quella della speranza”. Si percepiva “in modo esplicito il loro desiderio di comprendere meglio quanto accade nel mondo per poter poi esprimere anche un proprio punto di vista e capire insieme ad altri quale contributo possono dare per migliorare la realtà in cui vivono”.
Il clima di festa e fede palpabile per chi si trovava lì in quei giorni, è stato colto da Papa Francesco nelle sue omelie e discorsi. “Particolarmente sentito – per Riggio – il suo richiamo a una salvezza, e quindi a una Chiesa, aperta a ‘tutti, tutti, tutti’. E più volte ha ripetuto l’invito biblico a non temere, ad affrontare con coraggio le ombre e le contraddizioni della propria vita per aprire alla contemplazione della vera felicità, mai scalfita nemmeno dalle cadute”.
L’esperienza vissuta lo scorso mese porta i redattori di Aggiornamenti Sociali non solo a considerare la necessità di testimoniare gioia e speranza in un contesto personale e globale di grandi sfide e incertezze, ma “a riconoscere che proprio quella gioia e speranza, se prese sul serio, rappresentano la via più efficace per costruire un futuro per la nostra società, iniziando fin da ora, dagli impegni che ci attendono alla ripresa dopo le vacanze”.