“La tecnica dell’azione politica non può essere mai totalmente dissociata dalla qualità intellettuale e morale personale”. È quanto ricorda Robert Schuman, padre fondatore dell’Unione Europea, ai politici di oggi, nel giorno in cui si celebra il 60° anniversario della sua scomparsa. A farsi portavoce dello stile e della visione politica del grande statista è il presidente della Commissione degli episcopati dell’Ue (Comece), mons. Mariano Crociata in un’intervista al Sir. “Il contesto sociale e culturale, oltre che geo-politico, al giorno d’oggi è così profondamente mutato da rendere molto difficile fare dei confronti o applicare esperienze e stili personali e politici di un tempo. Certo è che la figura di Schuman ricorda a chi ha responsabilità pubbliche alcune semplici ma fondamentali cose”. “C’è bisogno – osserva il vescovo – di riflessione, verrebbe da dire di pensiero, per far sì che una presa di parola e una iniziativa legislativa o ancora una decisione politica rispondano davvero alle esigenze del bene duraturo di popoli e nazioni. E poi un politico ha il compito di cogliere ma anche di orientare il consenso. Un leader non deve solo interpretare le attese popolari ma anche indirizzare verso obiettivi davvero comuni e condivisi; e questo, sviluppando argomentazioni, portando ragioni, insomma animando il dibattito politico e quello pubblico in generale, in modo serio, chiaro e competente: questo da sempre è l’anima della politica”.