Papa in Mongolia: incontro con gli operatori della carità, “progresso economico non si misura su ricchezza né su armamenti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il vero progresso delle nazioni non si misura sulla ricchezza economica e tanto meno su quanto investono nell’illusoria potenza degli armamenti, ma sulla capacità di provvedere alla salute, all’educazione e alla crescita integrale della gente”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso all’incontro con gli operatori della carità durante il quale è stata inaugurata la Casa della Misericordia, durante il suo viaggio apostolico in Mongolia. “È poi un fatto che, anche nelle società altamente tecnologizzate e con un alto standard di vita, il sistema della previdenza sociale da solo non basta a erogare tutti i servizi ai cittadini, se in aggiunta non ci sono schiere di volontari e volontarie che impegnano tempo, capacità e risorse per amore dell’altro”, ha aggiunto. Dal Papa poi l’incoraggiamento a tutti i cittadini mongoli, “noti per la loro magnanimità e capacità di abnegazione, a impegnarsi nel volontariato”, a mettersi a “disposizione degli altri”. “Qui, presso la Casa della Misericordia, avete una ‘palestra’ sempre aperta dove esercitare i vostri desideri di bene e allenare il cuore”. Dopo il Papa ha sfatato tre “miti”: anzitutto, quello per cui solo le persone benestanti possono impegnarsi nel volontariato. Questa è una “fantasia”, ha detto. “La realtà dice il contrario: non è necessario essere ricchi per fare del bene, anzi quasi sempre sono le persone comuni a dedicare tempo, conoscenze e cuore per occuparsi degli altri”. Poi, che la Chiesa cattolica fa tutto questo per proselitismo. “No, la Chiesa non va avanti per proselitismo, va avanti per attrazione”. Infine, un terzo mito da sfatare: “quello secondo cui a contare sarebbero solo i mezzi economici, come se l’unico modo per prendersi cura dell’altro fosse l’impiego di personale stipendiato e l’investimento in grandi strutture. Certo, la carità richiede professionalità, però le iniziative benefiche non devono diventare imprese, ma conservare la freschezza di opere di carità, dove chi è nel bisogno trova persone capaci di ascolto, capaci di compassione, al di là di qualsiasi compenso”. “In altre parole, per fare davvero del bene, ciò che è indispensabile è un cuore buono, un cuore determinato nel cercare ciò che è meglio per l’altro. Impegnarsi solo dietro remunerazione non è vero amore; solo l’amore vince l’egoismo e fa andare avanti il mondo”. Al termine dell’incontro con gli operatori della Carità presso la Casa della Misericordia, Papa Francesco si è trasferito in auto all’aeroporto internazionale Chinggis Khaan di Ulaanbaatar per la cerimonia di congedo dalla Mongolia, dove è stato accolto dal ministro degli Affari esteri della Mongolia, Batmunkh Battsetseg. Quindi, dopo il saluto delle rispettive delegazioni e del seguito locale, il Papa è salito a bordo dell’aereo che lo riporterà in Italia.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori