Torna anche quest’anno “Tutti in classe!” il progetto della Caritas diocesana e dei Centri di ascolto vicariali di Genova grazie al quale è possibile sostenere le famiglie che non riescono ad affrontare i costi della scuola. L’iniziativa è arrivata alla ottava edizione. La novità di quest’anno è il “Quaderno sospeso” realizzato grazie alla collaborazione tra Caritas diocesana, Fondazione Auxilium, Ascom Confcommercio Genova e Confesercenti Genova. Sarà così possibilità acquistare quaderni e altro materiale scolastico direttamente presso gli esercizi aderenti all’iniziativa e di lasciarli in dono per aiutare altre famiglie in difficoltà. “L’idea del ‘Quaderno sospeso’ è nata un paio di anni fa dalla proposta di una cartolibreria di Voltri che si è offerta di sensibilizzare i suoi clienti per la raccolta di materiale scolastico a beneficio dei bambini che seguiamo in centro storico, tramite La Staffetta”, spiega Gigi Borgiani, direttore di Fondazione Auxilium, tramite una nota stampa diffusa oggi. “Abbiamo subito collegato questa iniziativa al progetto della Caritas diocesana ‘Tutti in classe!’ e l’abbiamo chiamata come quei caffè sospesi, già pagati e lasciati a chi non può permetterseli. Siamo davvero molto contenti che, quest’anno, sia possibile ampliare quella proposta e coinvolgere Ascom Confcommercio Genova e Confesercenti Genova che hanno sposato l’idea con entusiasmo e l’hanno estesa alle cartolibrerie loro aderenti”. Per partecipare al ‘Quaderno sospeso’ basta acquistare e lasciare negli esercizi aderenti prodotti per la scuola che saranno poi distribuiti a chi ne ha bisogno tramite Caritas diocesana e Fondazione Auxilium. I negozi aderenti esporranno una locandina e i clienti potranno chiedere direttamente al negoziante quali sono gli oggetti di cui c’è in quel momento più richiesta, anche in base a quanto desiderano offrire. “Sono molti i nuclei familiari che si rivolgono a noi per chiedere aiuto per i propri figli – ha aggiunto Monica Boccardo, responsabile del progetto per Caritas diocesana –. Materiale di cancelleria, zaini, libri rappresentano una spesa importante: non poterla affrontare crea disparità tra bambini e giovanissimi”.