“Quello che viene presentato oggi è un progetto di particolare interesse perché capace di mostrare come si possa rispondere in modo virtuoso alle urgenze che riguardano il nostro patrimonio culturale audiovisivo e la storia del cinema e della televisione italiana”. Lo scrive il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in un messaggio al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e al presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo, mons. Dario Edoardo Viganò, in occasione della presentazione del progetto “I Papi veneti tra cinema e tv”, presentato ieri nello spazio Regione Veneto all’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia.
“Il progetto di valorizzazione della documentazione filmata relativa ai pontefici di origini venete mette insieme infatti alcuni elementi di metodo che è opportuno sottolineare: la proficua collaborazione tra pubblico e privato; la riscoperta e la tutela di una documentazione audiovisiva poco conosciuta e fragile; la sfida della digitalizzazione e dell’organizzazione di grandi piattaforme di condivisione dei patrimoni audiovisivi; la declinazione locale dei progetti sviluppata secondo orizzonti nazionali e internazionali”, osserva il ministro.
“Sono elementi – aggiunge – che contraddistinguono anche molti dei progetti a cui lavorano grandi istituzioni pubbliche come l’Istituto Luce Cinecittà e la Cineteca nazionale del Centro sperimentale di Cinematografia, insieme alla rete delle altre Cineteche italiane, tutte impegnate in prima linea a raccogliere la sfida della tutela, conservazione e restauro del patrimonio culturale audiovisivo secondo i nuovi orizzonti aperti dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie. Mi pare peraltro significativo e opportuno sottolineare in questa sede come proprio le due istituzioni pubbliche insieme alla rete delle grandi cineteche italiane facciano parte integrante, con i loro massimi rappresentanti, del Comitato scientifico della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (Mac). Il progetto che viene oggi presentato nasce dunque nell’alveo di una Fondazione che ha meritoriamente una struttura congenitamente votata alla sinergia istituzionale e alla valorizzazione condivisa del patrimonio culturale audiovisivo”.
Sangiuliano conclude: “Caratterizzandosi poi come ‘Cineteca di cineteche’ specializzata nella memoria audiovisiva del cattolicesimo, la Fondazione Mac viene a colmare, nell’ambito del panorama nazionale e internazionale, un importante vuoto storico-culturale, grazie a progetti che si caratterizzano, come quelle odierno, per il loro alto livello istituzionale e scientifico. Auguro dunque i migliori risultati al progetto I papi veneti, tra cinema e tv che nasce sotto i migliori auspici e merita di essere promosso e sostenuto al più alto livello”.