Guerra in Ucraina: mons. Crociata (Comece), “è tempo di dare forza e concretezza a uno sforzo diplomatico”

“È tempo di dare forza e concretezza a uno sforzo diplomatico di tutte le potenze coinvolte nei confronti di chi la guerra la sta facendo e la sta subendo. In questo l’Unione Europea è chiamata a un protagonismo che le compete in ragione del carattere europeo dell’occupazione e del conflitto, nonché in ragione della forza politica che dovrebbe rappresentare ed esprimere”. È l’appello di mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), nel giorno in cui si celebra il 60° anniversario della morte dello statista Robert Schuman. Facendo riferimento alla famosa dichiarazione del 9 maggio 1950, “L’Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra”, Crociata commenta: “Si vede che questo messaggio non è stato ancora pienamente recepito, così che la guerra è tornata tra noi”. Il vescovo si rifà al grido lanciato all’Europa da Papa Francesco quando parlando a Lisbona alle autorità del Paese disse, “verso dove navighi, se non offri percorsi di pace?”. “L’importante discorso del Papa a Lisbona, come pure l’appello che viene dal viaggio in Mongolia di questi giorni, e ancora le iniziative e gli sforzi diplomatici – osserva il presidente della Comece – vanno tutti nella direzione di invitare a fermarsi, a riflettere, ad arrestare la guerra e cercare le condizioni di una trattativa”.

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