A Rondine Cittadella della pace oggi è suonata la campanella che ha dato avvio ad un nuovo anno di formazione. Tre diversi percorsi formativi ma con un unico metodo, quello di Rondine. Oltre 600 persone provenienti da tutta Italia tra studenti, docenti e dirigenti scolastici sono giunte nel borgo in provincia di Arezzo. Protagoniste della giornata le 37 classi di 25 scuole italiane di ben 15 regioni che hanno attivato la Sezione Rondine, un triennio scolastico sperimentale che ogni istituto scolastico superiore può scegliere di avviare insieme con Rondine per costruire un nuovo percorso pedagogico e formativo centrato sul Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti che intende rimettere al centro la relazione educativa. Un percorso oggi riconosciuto e supportato anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite la firma del protocollo d’intesa che Rondine ha sottoscritto con il Ministro Giuseppe Valditara lo scorso martedì 26 settembre. Accanto a loro partenza anche per il Quarto Anno Rondine, l’opportunità formativa e di studio rivolta a studenti dei licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane italiani, che possono scegliere di frequentare le loro quarta liceo nella Cittadella della Pace: un’esperienza formativa internazionale e interculturale unica. Presentato inoltre il percorso formativo del progetto centrale di Rondine la World House, lo Studentato internazionale il cuore della Cittadella della Pace grazie al quale in 25 anni di esperienza è stato possibile elaborare il Metodo oggi a disposizione per la scuola italiana e non solo. Un percorso che permette a giovani provenienti da luoghi di guerra o post-bellici di tutto il mondo di fare un percorso di due anni di formazione e convivenza con il ‘nemico’ nel borgo di Rondine, per imparare a smontare le ragioni dell’odio e della guerra e diventare leader di pace. Da Israele alla Palestina, Bosnia, Kosovo e Serbia, Armenia e Azerbaijan fino alla Colombia queste alcune delle provenienze dei 14 giovani arrivati a Rondine in questi giorni che si apprestano a trasformare l’esperienza della guerra in cittadinanza attiva fino a diventare leader di pace capaci a loro volta di promuovere la decostruzione dell’idea di nemico e la riconciliazione tra i popoli. Infine spazio alla nuova edizione del master di primo livello in “Conflict Management and Humanitarian Action”, frutto della collaborazione tra il dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive dall’Università di Siena e Rondine Cittadella della Pace.