“Sapienza e discernimento sono temi decisivi per la vita di tutti, sia per i fatti quotidiani sia per quelli che riguardano la vita della società nell’ottica del bene comune e che chiamano in causa anche chi ha specifici compiti e doveri in tale ambito”. Lo ha ricordato il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, durante la Messa celebrata ieri sera nel duomo di San Lorenzo Martire, a Mestre, per il santo patrono mestrino, san Michele Arcangelo, alla presenza delle autorità civili e militari. Sollecitato dalle letture bibliche proclamate il patriarca ha detto: “Quanto è importante nella vita di una persona, di una famiglia e di una comunità avere la saggezza e la capacità di discernere, di fermarsi e fare il punto della situazione, non tanto secondo il criterio del guadagno, del successo o delle scadenze in agenda, ma in chiave sapienziale”. È importante, ha aggiunto, “sapersi fermare il tempo necessario e sforzarsi ad interpretare ogni situazione, come ci indica l’Apocalisse, alla luce delle cose che rimangono ed hanno veramente valore. Le nostre scelte sono sempre importanti, sia se sono fatte per il bene oppure se hanno di mira un vantaggio personale e accettano che il male possa entrare a far parte della nostra vita”. Per questo è necessario “lavorare e investire sulla propria personale responsabilità accettando la lotta interiore” che si consuma “contro la tentazione di imboccare strade semplici e facili che, però, non sono quasi mai le strade del vero, del buono, del bello. Questa lotta inizia e si compie in noi, nella nostra persona, in ciascuna persona, ed ha certamente implicazioni innanzitutto nel contesto della famiglia, primo ed essenziale nucleo della società, alle prese, a sua volta, con un compito educativo sempre più delicato e faticoso”. Per il patriarca “educatori, adulti, insegnanti sono chiamati a plasmare le coscienze non dicendo o ordinando che cosa fare ma educando alla libertà”. “Vita interiore, discernimento e sapienza – ha concluso – sono fondamentali: ecco allora l’esigenza forte di saper fare chiarezza dentro di sé, di fermarsi, di scrutare l’orizzonte e guardare avanti con lungimiranza. Bisogna saper immaginare e vedere il futuro per dare un senso al nostro presente. L’Arcangelo San Michele ci aiuti a comprendere l’importanza di ricercare la sapienza, il discernimento, la vita interiore e di saper scrutare quello che è avvenuto, quello che sta avvenendo o che potrebbe avvenire”.