Si è svolta ieri sera, a Treviso, la veglia di preghiera per i migranti morti promossa dalla Caritas diocesana. “Ascoltiamo il silenzio”, il tema della preghiera elevata per ricordare tutti quei migranti che sono morti nel loro viaggio di speranza. “Questa sera facciamo memoria dei 26 mila morti e dispersi nel Mediteranno nel tentativo di raggiungere l’Europa dal 2013 ad oggi” ha detto la guida all’inizio della veglia che ha visto protagonista Lamin, accolto dalla Caritas 12 anni fa, che oggi ha una casa, una famiglia e un lavoro, leggere la Sura 1 del Corano, una invocazione ad Allah affinché guidi il devoto sulla retta via. La prima parte della preghiera si è svolta nel buio, poi illuminato dalle candele accese dal vescovo, mons. Michele Tomasi, dai suoi vicari e dal direttore della Caritas, don Davide Schiavon, e via via da tutti i presenti. Dalla veglia è giunto l’invito a “cercare l’appello che è nello sguardo di tanti fratelli e sorelle, per condividere, per compatire, per dare e trovare conforto, l’invito a pregare perché il nostro cuore esploda di fronte alle richieste della storia e cambi il nostro modo di pensare e agire, così che l’anno prossimo, quando ci ritroveremo, non sia aumentato il numero dei morti, ma piuttosto la condivisione, la compassione, l’amore”.