Nel 2022 l’Unione europea, attraverso lo Strumento per i rifugiati in Turchia, ha continuato a sostenere i rifugiati e le comunità ospitanti in Turchia. Come conclude la settima relazione annuale dello Strumento, resa nota dalla Commissione Ue, “sono stati compiuti importanti progressi in settori chiave quali i bisogni di base, l’istruzione, la sanità, il sostegno socioeconomico, le infrastrutture municipali e il rafforzamento della gestione delle frontiere, in stretta collaborazione con le autorità turche”. La relazione illustra i risultati ottenuti dall’istituzione dello Strumento in vari settori: bisogni di base, istruzione, sanità, infrastrutture comunali, formazione professionale e gestione delle frontiere. Il Commissario per il vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, sottolinea: “la Turchia continua a compiere sforzi significativi per ospitare milioni di rifugiati. L’Ue ha mostrato grande solidarietà con quasi 10 miliardi di euro forniti in assistenza vitale ai rifugiati e alle comunità ospitanti dal 2011 per accedere all’istruzione, alla sanità, alle opportunità di lavoro, sostenendo anche l’economia locale e rafforzando la protezione delle frontiere. Il nostro ultimo rapporto mostra i risultati ottenuti. L’Ue continuerà a sostenere i rifugiati e le comunità ospitanti in Turchia: la Commissione ha proposto agli Stati membri di continuare a mobilitare il sostegno oltre il 2023”. Ulteriori aiuti vengono forniti in relazione al terremoto che ha colpito il Paese.