Il ministro del Turismo del Turismo di Israele Haim Kaatz si è recato martedì in Arabia Saudita, “prima visita pubblica di un ministro israeliano nel regno governato dalla famiglia Al Saud”, si legge in un comunicato del ministero del Turismo israeliano. Il ministro ha guidato una delegazione ufficiale per una visita “avvenuta anche nel contesto dei colloqui tra i due Paesi per normalizzare le relazioni”. Katz è in Arabia Saudita per partecipare a una conferenza organizzata dall’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (Unwto). “Il turismo è un ponte tra le nazioni”, ha affermato il ministro in una dichiarazione. “La cooperazione nel campo del turismo ha il potenziale per unire i cuori e favorire il progresso economico”, ha aggiunto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato durante la sua visita all’Assemblea generale delle Nazioni Unite la scorsa settimana che un accordo di normalizzazione è “a portata di mano”. Secondo il Ministero del turismo di Israele “questi viaggi diplomatici stanno avvenendo mentre gli Stati Uniti spingono i loro alleati Israele e Arabia Saudita a normalizzare legami e relazioni”.
Intanto, mentre si intensificano le voci su un accordo per la normalizzazione delle relazioni tra il Regno wahabita e Israele, una delegazione saudita, capeggiata dall’ambasciatore, Nayef al-Sudairi si è recata nei Territori palestinesi, per la prima volta in 30 anni, per rassicurare Ramallah che Riad sta “lavorando per la realizzazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come sua capitale”. “La questione palestinese è un pilastro fondamentale”, ha detto Sudairi dopo un colloquio con il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki, “ed è certo che l’iniziativa araba, presentata dal Regno nel 2002, è la pietra angolare di qualsiasi accordo che verrà”. L’iniziativa diplomatica proponeva relazioni arabe con Israele in cambio del suo ritiro da Cisgiordania, Gerusalemme Est, Gaza e alture di Golan, e da una giusta risoluzione della questione palestinese.