“Anche noi abbiamo deciso di iscriverci al Registro unico nazionale del terzo settore attraverso una Aps dedicata a questo scopo”. Così Vincenzo Varagona, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana, durante la riunione dei delegati del Copercom in corso a Roma. “Questa scelta è il frutto di una riflessione interna alla nostra associazione che ha avuto bisogno dei suoi tempi, ma che è arrivata a maturazione. Con un esercizio di sinodalità abbiamo chiesto che il corso di formazione in progettazione sociale fosse un lavoro comune di quelle associazioni del Copercom che hanno voluto aderire, che fosse quindi un modo per ampliare lo sguardo e gli scenari per tutte quelle realtà che fanno parte della Chiesa italiana”. “I bandi possono portare a buon fine dei progetti di alto impatto sociale e costruiti con criteri scientifici – spiega Varagona -, che però necessitano di un salto di qualità logistico a cui il Copercom può rispondere. Lavorare insieme, tra realtà associative con diverse esperienze, è una sfida ma anche un’occasione, quella di collaborare per costruire percorsi migliori”.