Verso il Sinodo: Roma, dal 29 settembre più di 80 parrocchie aprono le loro porte a 3mila giovani

Sono più di 80 le parrocchie e comunità religiose del territorio della diocesi di Roma che hanno aperto le loro porte alle circa 3mila  persone attese nella Capitale, dall’Italia e dall’estero, per partecipare a “Together – Raduno del popolo di Dio”, l’evento promosso alla vigilia della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi (in programma dal 4 al 29 ottobre) dalla Comunità di Taizé in collaborazione con la segreteria del Sinodo dei vescovi, il Vicariato di Roma, il Dicastero per la promozione
dell’unità dei cristiani e il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. I partecipanti arriveranno in particolare da Polonia (470) Francia (400), Spagna (280), Ungheria (220), ma anche da Egitto, Vietnam, Corea, Stati Uniti. Tutti si ritroveranno nei diversi luoghi d’accoglienza venerdì prossimo,  29 settembre; durante la serata, sono previste veglie di preghiera nelle comunità locali e momenti di aggregazione e fraternità. Sabato 30, tutte le parrocchie di Roma sono state invitate a partecipare all’iniziativa ecumenica di preghiera presieduta in piazza San Pietro, alla presenza del Patriarca Ecumenico Bartolomeo, dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e di molti altri responsabili di
Chiese, oltre a migliaia di cristiani di diverse confessioni. Domenica primo ottobre sarà celebrata la Messa con gli ospiti e seguirà un pranzo nelle comunità o nelle famiglie di accoglienza.
Nella giornata di sabato 30 settembre, in particolare, dalle 10.30 alle 15 – informa il Vicariato – verrà allestito un punto informativo all’esterno della basilica di San Giovanni in Laterano. Dalle 11.30 alle 12.30 verranno distribuiti il pranzo al sacco e la cena, dietro la basilica lateranense (ingresso dal cancello vicino all’obelisco e al battistero). Alle 13, inoltre, è previsto un momento di lode nella basilica di San Giovanni in Laterano al termine del quale, alle ore 14.30 circa, partirà una camminata dalla cattedrale di Roma fino alla tomba dell’apostolo Pietro.

Tanti i parroci romani che hanno sensibilizzato le proprie comunità e sono in prima linea nell’accoglienza dei gruppi. Nella parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, nel centro di Roma, ci si prepara “innanzitutto con la preghiera”, afferma il parroco padre Davide Carbonaro, ricordando che nella sua chiesa la preghiera di Taizé si tiene ogni seconda domenica del
mese: “In questo periodo i fratelli della Comunità e i volontari impegnati nell’organizzazione stanno pregando in modo particolare affinché il raduno non sia un evento fine a se stesso ma dia vita a un cammino spirituale”. A San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata, arriveranno circa 70 pellegrini; per loro, nella giornata di domenica, è in programma un pranzo comunitario con piatti tipici romani. “L’accoglienza rientra nel concetto che la Chiesa di Roma presiede nella carità, quindi nell’apertura all’altro”, sottolinea il parroco, don Stefano Cascio. “All’inizio eravamo pronti a ospitare i
giovani partecipanti nei locali parrocchiali – prosegue –, ma non ce n’è stato bisogno perché moltissime famiglie hanno aperto le porte delle proprie case per loro. Tutto ciò ci consente anche di vivere il sinodo in maniera più concreta”.

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