“Il nostro mondo ha bisogno di pace e unità”. Ne è convinto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, aprendo i lavori del Consiglio permanente dei vescovi italiani. “La guerra continua in Ucraina e non ci abituiamo ad essa”, ha proseguito il cardinale: “Il dolore di questa guerra è stampato su volti precisi: quelli dei morti, soprattutto tra i civili, e dei feriti per i bombardamenti; quello delle persone barbaramente violentate; quello delle popolazioni sfollate e costrette a migrare; quello dei bambini lontani dai propri familiari o dalle proprie case”. “Si tratta di un dramma alle porte dell’Europa che ci riguarda tutti, come uomini e donne di questo tempo, prima ancora che come cittadini europei”, l’appello di Zuppi: “Capiamo con evidenza come siamo davvero tutti sulla stessa barca e apparteniamo alla stessa famiglia umana. Fratelli tutti”. “L’azione del Santo Padre per la pace, oltre alle sue parole, ci ricorda che tutti dobbiamo agire e pregare per la pace”, ha spiegato il presidente della Cei, che a proposito della missione di pace svolta per incarico di Papa Francesco ha aggiunto: “Ho personalmente sentito quanto la preghiera per la pace abbia accompagnato anche la mia missione degli ultimi mesi e ne sono intimamente grato ed edificato. Sono certo che è un valore che misteriosamente, ma efficacemente, spingerà la missione nella direzione auspicata”. Poi la citazione di San Giovanni Crisostomo: “Nulla è più potente della preghiera e nulla le è pari”.