“La salute non è un lusso, è per tutti”. È partito da un recente discorso del Papa mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato della Santa Sede, nel suo intervento di ieri a New York alla Riunione di alto-livello sulla copertura sanitaria universale. “Nonostante i progressi l’accesso ad un servizio sanitario di qualità e affidabile rimane non accessibile per troppi, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo”, il grido d’allarme dell’esponente vaticano, secondo il quale il diritto universale alla salute “richiede strategie e risorse, incluso il sostegno per a salute dei lavoratori, soprattutto i più poveri e quelli che vivono nelle aree rurali”. Per questo motivo, “l’accesso universale ad un servizio sanitario di qualità non può essere separato da più ampi sforzi di sviluppo, particolarmente sul versante della protezione sociale, educazione, e un lavoro decente”. In questa prospettiva, ha ricordato Gallagher, il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale ha lanciato nel 2021 l’iniziativa Wash e altri progetti sono in corso in differenti parti del mondo per ridurre il divario nell’accesso al diritto universale alle cure.