Ricongiungimento familiare: Agenzie Onu e Ong, almeno 280 milioni di migranti nel mondo. Lanciata una “community of practice”

Tutelare il diritto fondamentale all’unità familiare di rifugiati e migranti rafforzando le procedure di ricongiungimento familiare è uno degli obiettivi della community of practice, lanciata oggi da Unhcr, Oim, Arci, Cir, Croce rossa italiana e Save the Children in occasione del ventesimo anniversario dell’adozione della direttiva Ue sul ricongiungimento familiare. “Di fronte ad una situazione di crisi globale senza precedenti che ha costretto oltre 100 milioni di persone alla fuga da guerre e violenze e considerando che il numero totale di migranti internazionali nel mondo è di almeno 280 milioni, i meccanismi di ricongiungimento familiare devono essere rafforzati – si legge in una nota diffusa oggi -.Quando le persone fuggono dal loro Paese di origine o se ne allontanano per altre ragioni sono spesso costrette a fare la difficile scelta di separarsi dalle loro famiglie, spesso per lunghi periodi di tempo, con conseguenze devastanti sul benessere delle persone. In questi casi, il ricongiungimento familiare rappresenta lo strumento chiave non solo per proteggere il nucleo familiare ma anche per facilitare un percorso di inclusione nel Paese d’accoglienza”. I ricongiungimenti familiari inoltre sono il canale di ingresso sicuro e regolare più utilizzato tra quelli esistenti, e sono dunque una misura importante affinché rifugiati e migranti abbiano alternative legali e sicure e non intraprendano viaggi pericolosi facilitati dai trafficanti. “Negli ultimi anni – si conclude nella nota – , la crescita del numero di richieste di ricongiungimento familiare è stata accompagnata dall’emergere di nuove sfide connesse ai contesti di provenienza, transito e destinazione dei familiari. Ritardi nell’accesso alle procedure o al reperimento di documenti, spesso costituiscono ostacoli o impediscono del tutto il ricongiungimento stesso. La community of practice mira a fornire risposte concrete a queste sfide facilitando l’organizzazione di incontri formativi, lo scambio di informazioni, condivisione di buone pratiche e criticità e analisi della giurisprudenza in materia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori