(da Marsiglia). “Quando i marinai scompaiono in mare, è ovviamente un dramma per le loro famiglie, ma questo fa parte dei rischi del loro mestiere. Ma quando uomini, donne e bambini, che non sanno nulla di navigazione, che fuggono dalla miseria e dalla guerra, vengono derubati dei loro beni da trafficanti disonesti, che li condannano a morte facendoli salire su vecchie e pericolose imbarcazioni, questo è un crimine!”. A denunciarlo è stato il card. Jean-Marc Aveline, vescovo di Marsiglia, nel suo saluto al Papa durante il Momento di raccoglimento dei leader religiosi davanti al Memoriale dei marinai e migranti morti in mare. “E quando le istituzioni politiche vietano alle Organizzazioni non governative e anche alle navi che incrociano in queste acque di portare soccorso ai naufraghi, è un crimine altrettanto grave e una violazione del diritto internazionale marittimo più elementare”, ha proseguito Aveline, ringraziando il Papa “per il coraggio e la tenacia con cui, da dieci anni, dal Suo primo viaggio a Lampedusa, difende la causa dei migranti, nei confronti e contro tutto”. Poi la citazione delle associazioni che a lavorano al servizio di migranti: “I servizi diocesani di pastorale dei migranti di Marsiglia, Gap-Briançon e Parigi che li accolgono o li soccorrono in montagna. Anche le associazioni Sos Méditerranée e Mediterranea che raccolgono coloro che sono abbandonati in mare sono con noi. E anche i responsabili di Stella Maris, il servizio internazionale di pastorale marittima, molto attivo sul porto di Marsiglia, che riguarda sia la diocesi di Marsiglia sia quella di Aix-en-Provence. Ma vorrei soprattutto sottolineare la partecipazione dei responsabili di tutte le religioni presenti a Marsiglia. La città, sotto l’impulso del suo sindaco, Robert Vigouroux, è stata pioniera con la creazione nel 1990, di un’istanza, chiamata Marseille-Espérance, che riunisce regolarmente tutti questi responsabili, nel quadro della laicità repubblicana, per vegliare insieme sulla pace e la coesione sociale della nostra grande città”.