(da Marsiglia) “Voi siete la Marsiglia del futuro. Andate avanti senza scoraggiarvi, perché questa città sia per la Francia, per l’Europa e per il mondo un mosaico di speranza”. È l’omaggio del Papa a tutte le realtà marsigliesi che si impegnano per l’accoglienza, ‘integrazione e l’inclusione dei migranti, a partire dai “pionieri e testimoni del dialogo, come Jules Isaac, vissuto qua vicino, di cui si è da poco ricordato il 60° anniversario della morte”. Come auspicio, nel discorso pronunciato durante il Momento di raccoglimento con i leader religiosi davanti al Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare Francesco ha citato le parole pronunciate da David Sassoli a Bari, nell’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” voluto nel 2020 dalla Conferenza episcopale italiana: “A Bagdad, nella Casa della Saggezza del Califfo Al Ma’mun, s’incontravano ebrei, cristiani e musulmani a leggere i libri sacri e i filosofi greci. Oggi sentiamo tutti, credenti e laici, la necessità di riedificare quella casa per continuare insieme a combattere gli idoli, abbattere muri, costruire ponti, dare corpo ad un nuovo umanesimo. Guardare in profondità il nostro tempo e amarlo anche di più quando è difficile da amare, credo che sia il seme gettato in queste giornate così attente al nostro destino. Basta avere paura dei problemi che ci sottopone il Mediterraneo! Per l’Unione europea e per tutti noi ne va della nostra sopravvivenza”. “Fratelli, sorelle, affrontiamo uniti i problemi, non facciamo naufragare la speranza, componiamo insieme un mosaico di pace!”, l’invito finale.