“Un’occasione per valutare i nostri progressi sul percorso tracciato nei documenti fondanti dell’Onu e per individuare la forma che potrebbe assumere un possibile cambiamento”. Così mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Santa Sede, ha definito il Summit of the future, in corso a New York. È il multilateralismo, per Gallagher, il principio a cui dovrebbe essere ispirato il lavoro dell’Onu, che ha come obiettivo quello di “mostrare la vita della libertà, della pace e della solidarietà”. “Questo sforzo collettivo – ha spiegato Gallagher – non dovrebbe annegare in luoghi comuni, ma piuttosto portare a un accordo su strategie efficaci per garantire il benessere collettivo, la sicurezza e la prosperità delle nostre nazioni e dei nostri popoli”. La proposta dell’esponente vaticano, a partire dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, è per Gallagher quello di ”rafforzare i nostri sforzi nella lotta alla povertà e nella promozione della prosperità, ispirati dalla speranza di un mondo più giusto”.