All’inizio del nuovo anno scolastico l’arcivescovo di Zagabria mons. Drazen Kutlesa ha scritto agli insegnanti di religione una lettera aperta. Insieme alle “nuove opportunità e sfide” che il nuovo anno presenta, il presule sottolinea che bisogna “riprendere coscienza del valore della nostra missione e dell’importanza della scuola come luogo imprescindibile di crescita e maturazione umana, culturale, sociale e spirituale”. A suo avviso, l’insegnante di religione è “una delle chiamate più alte che si possano ricevere” “per aiutare gli studenti a sviluppare la propria identità e formarli alla convivenza con gli altri, all’apertura e al dialogo, al rispetto reciproco e all’accettazione”. Mons. Kutlesa richiama il cammino sinodale della Chiesa specificando che per gli insegnanti di religione esso “si realizza nelle scuole, nelle aule, nei cortili delle scuole, tra colleghi, studenti, i loro genitori e altri”. L’arcivescovo di Zagabria raccomanda ai professori di mettere “sempre lo studente e la sua dignità al centro del processo di educazione religiosa, per metterne in luce l’unicità, la bellezza e l’originalità”. E aggiunge: “la vostra fede in Cristo sia il vostro costante sostegno, forza e fonte di ispirazione per la vostra missione educativa, culturale ed evangelizzatrice”.