“L’attuazione dell’Agenda 2030 non è semplicemente una questione di mobilitare più risorse e progettare strumenti più efficaci per superare le numerose sfide tecniche che il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile comporta. Si tratta invece principalmente di impegnarsi e realizzare un nuovo modello di sviluppo che abbia al centro la persona umana, sia orientato al bene comune e fondato su principi etici di giustizia, solidarietà e responsabilità condivisa”. Lo ha detto mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato vaticana, intervenendo al Forum politico di alto-livello sullo sviluppo sostenibile (Hlpf), che si è svolto a New York il 18 e il 19 settembre scorsi. “La Santa Sede è del parere che il successo di questo vertice sugli Oss (obiettivi di sviluppo sostenibile, ndr) e, in definitiva, del nostro viaggio verso un futuro in cui la dignità intrinseca di ogni persona sia rispettata, i bisogni dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni vulnerabili siano soddisfatti, e venga ristabilito un rapporto armonioso con l’ambiente, dipende dal nostro autentico impegno verso il multilateralismo – ha aggiunto l’arcivescovo – ‘come espressione di un rinnovato senso di corresponsabilità globale, di una solidarietà fondata sulla giustizia e del raggiungimento della pace e dell’unità all’interno della famiglia umana’”.