Si svolge nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo l’incontro odierno del Papa nell’ambito del viaggio in Mongolia con i vescovi, i sacerdoti, i missionari, i consacrati e le consacrate e gli operatori pastorali. Al suo arrivo all’ingresso della cattedrale, prima di salire sulla golf car per compiere alcuni giri tra i fedeli, il Papa viene accolto da una donna mongola che all’ingresso di una ger gli offre una coppa di latte avvolta in una sciarpa azzurra. Quindi – segnala il programma ufficiale – accompagnato dal prefetto apostolico di Ulaanbaatar, card. Giorgio Marengo, entra nella ger dove ha un breve incontro con la signora Tsetsege, la donna che – una decina di anni fa – aveva raccolto dalla spazzatura una statuetta di legno della Madonna, poi intronizzata nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, che chiamano “Madre del Cielo”. Quindi inizia l’incontro ufficiale.
Dopo essere stato accolto all’ingresso della cattedrale dal parroco e dal vice parroco che gli porge la croce e l’acqua benedetta per l’aspersione, il Papa attraversa la navata centrale e raggiunge l’altare. Quindi, dopo l’esecuzione di un canto e il saluto di benvenuto del presidente della Conferenza episcopale dell’Asia Centrale, mons. José Luis Mumbiela Sierra, vescovo della Santissima Trinità in Almaty, cui fanno seguito le testimonianze di una suora missionaria e di un sacerdote mongolo, ha luogo una rappresentazione artistica seguita dalla testimonianza di un operatore pastorale. Successivamente il Papa pronuncerà il suo discorso.
Al termine, dopo la recita dell’Ave Maria, la benedizione e il canto finale, il Santo Padre benedirà la statua della Madonna “Madre del Cielo”. Poi saluterà i vescovi presenti e i missionari e le missionarie e, prima di salire sull’auto, sosterà brevemente in una sala della cattedrale per salutare un gruppo di fedeli. Poi, dopo la foto di gruppo, lascerà la cattedrale e rientrerà in auto alla Prefettura apostolica.