Diocesi: Matera, un musical per ricordare don Pino Puglisi

Saranno oltre cento, tra attori protagonisti, figuranti e comparse, le persone che porteranno in scena un’edizione rinnovata del musical dedicato alla figura di don Pino Puglisi, il sacerdote del quartiere Brancaccio di Palermo ucciso trent’anni fa dalla mafia.
Presentata per la prima volta a Matera nel 2017 l’opera, tratta dal libro di Alessandro D’Avena “Ciò che inferno non è” e rielaborata da Brunella Vizziello e Annalisa Roberti, racconta attraverso la recitazione, la musica e la danza gli ultimi tre anni di vita del sacerdote che si spese nell’educazione dei giovani sfidando tutti, anche i mafiosi, a vivere nello spirito del Vangelo. Il musical prende il titolo dalle parole che il sacerdote pronunciò, con il sorriso sulle labbra, davanti a chi stava per ucciderlo: “Me lo aspettavo”.
Per i ragazzi del quartiere Brancaccio che lo chiamavano “3 P” padre Pino Puglisi aveva aperto nel 1991 il centro di accoglienza “Padre nostro” la cui opera continua ancora oggi: mori assassinato a Palermo il 15 settembre del 1993, festa della Madonna Addolorata e giorno del suo 56° compleanno, di fronte alla parrocchia San Gaetano nel quartiere Brancaccio. L’anno prima erano avvenute le stragi dei giudici Falcone e Borsellino. Dieci anni fa, il 25 maggio 2013, veniva proclamato beato, presenti al Foro italico di Palermo circa centomila persone: essendo stato riconosciuto dalla Chiesa quale “martire della fede” non fu necessario attendere alcun miracolo legato alla sua intercessione. Lo spettacolo, realizzato dalle comunità parrocchiali di San Giacomo e di Maria Ss. Addolorata di Matera in collaborazione con Anspi Kairos, andrà in scena a Matera domenica 3 settembre alle 21 in piazza San Francesco. A seguito delle richieste giunte dopo il successo della prima rappresentazione, il musical è stato proposto tra il 2017 e il 2019 oltre che in diversi comuni tra Basilicata e Calabria (Miglionico e Marconia di Pisticci in provincia di Matera, Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria) anche a Roma con tre diversi spettacoli, uno dei quali dedicato agli interlocutori privilegiati di don Pino, bambini e ragazzi delle scuole medie e superiori. Questa seconda edizione del musical, con una novità nella parte finale, tornerà a raccontare il sorriso, la delicatezza e la determinazione del sacerdote ucciso dalla mafia.

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