“Credo che sulla vicenda di Tv Prato sia necessaria un’operazione verità. È dovuta ai pratesi che sentono la Tv anche propria ma anche alle giornaliste e ai giornalisti, ai tecnici e a tutti coloro che ci lavorano e che stanno dimostrando indiscussa professionalità e grande attaccamento all’emittente”. Il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, invia questa nota per spiegare l’operazione che ha portato l’ingresso di Manuele Lo Conte in Ope-Fin, società di proprietà della diocesi che detiene l’85% delle quote di Tv Prato. “Voglio dire con chiarezza che la diocesi ha voluto salvaguardare prima di tutto l’autonomia della Tv, difendendone l’indipendenza. Su questo aspetto sono pronto ad affrontare a viso aperto chiunque”. Aggiunge: “adesso che è imminente un intervento di consolidamento e rilancio, certo passando da una necessaria riorganizzazione, voglio esplicitare i motivi che hanno portato, attraverso una collaborazione più ampia che non guarda soltanto alla Tv. […] I vescovi che si sono succeduti hanno creduto nello strumento televisivo sostenendolo al pari, e forse più, delle altre attività pastorali. Negli ultimi dieci anni la diocesi per il tramite della società Ope-fin ha sostenuto la TV con diverse e onerose misure di sostegno, dirette e indirette, per coprire le croniche perdite di esercizio che hanno raggiunto la quota di 3 milioni e 400mila euro”.
La diocesi “non si è mai tirata indietro. Con grandi sacrifici ha sostenuto, negli ultimi anni, una importante evoluzione sia sul fronte tecnico che del personale per dare l’opportunità all’emittente di entrare nell’elenco delle prime cento tv italiane”. Un’operazione “affidata alla responsabilità del presidente-direttore generale e finalizzata a raggiungere la sostenibilità economica della gestione. Nel 2022 la diocesi ha dovuto prendere atto che l’obiettivo non era e non sarebbe stato raggiunto”. Il vescovo si è dunque chiesto come agire. “In discussione non c’è mai stato il valore della Tv, la professionalità e l’impegno dei suoi dipendenti”. In gioco “c’era la sostenibilità della spesa da parte della diocesi”. “Mi sono convinto che si dovesse trovare un’altra soluzione”. “La soluzione che poi è stata adottata, quella dell’ingresso in Ope-Fin al 4% del nuovo socio Manuele Lo Conte, risponde a un triplice obiettivo: contribuire al processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare della diocesi (per la maggior parte donazioni), portare risorse per il consolidamento e il rilancio della Tv, dare un contributo di competenze aziendali per una più efficace gestione dell’emittente. Adesso è arrivato il momento di voltare pagina, avviare una nuova fase e di guardare a una nuova prospettiva. Con questa soluzione la diocesi ha provveduto a mettere al sicuro la Tv, permettendogli non solo di far tornare i conti, ma di guardare al futuro con un assetto aziendale solido, sempre al servizio di Prato e dei pratesi”.