“Impegniamoci insieme, ve ne prego, per realizzare il miracolo di una città e di un paese in cui le fragilità vengano accolte, accompagnate vicendevolmente, fino a diventare non un limite ma una ricchezza per tutti. Si, perché non c’è solo la povertà materiale, non c’è solo la fragilità sociale, ognuno di noi è portatore di sofferenze interiori, di dolori e difficoltà da cui non riesce a liberarsi da solo. Lavoriamo insieme affinché le nostre strade, le nostre piazze, le nostre case e le nostre relazioni divengano luogo di accoglienza reciproca, di accompagnamento vicendevole, di presa in carico dell’altro, abbattendo ogni individualismo, isolamento, indifferenza!”. È l’appello lanciato oggi dall’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, nell’omelia della messa celebrata in occasione della solennità del patrono San Gennaro.
“Impegniamoci insieme, ve ne prego, per il miracolo di una città e di un paese in cui le differenze di opinioni non siano monologhi urlati vicendevolmente ma divengano sempre più un dialogo arricchente e trasformante. Lavoriamo insieme affinché, soprattutto dinanzi alle urgenze del tempo presente, si superino i pregiudizi vicendevoli, gli steccati ideologici, le mille frammentazioni presenti non solo nel tessuto politico ma anche in quello sociale e talvolta perfino in quello ecclesiale!”, ha esortato il presule.
“Coraggio. Impegniamoci insieme, ve ne prego, per il miracolo di una città e di un paese in cui sia possibile per tutti sentirsi a casa, in cui nessun giovane sia ignorato e ogni talento sia valorizzato qui, in questa terra bella e ferita che più che mai oggi ha bisogno di bellezza e da cui troppo spesso i nostri giovani sono costretti a scappare, non trovando in essa la possibilità di esprimere in modo sano le proprie potenzialità, trovando troppi impedimenti alla costruzione del proprio futuro! Lavoriamo insieme per la nostra comunità, sentiamoci appartenenti gli uni agli altri, pensiamola come una casa comune da custodire e da amministrare con la lungimiranza di chi guarda al futuro con speranza!”, ha ancora chiesto l’arcivescovo.
Mons. Battaglia ha concluso: “Se camminiamo insieme, se sogniamo insieme, se ci impegniamo insieme per amore, nell’amore e con amore, potremo essere realmente certi che Dio è con noi, sempre pronto ad accendere in noi il desiderio di realizzare il miracolo del bene e dell’amore, della pace e della giustizia di cui la nostra città, il nostro paese, l’intera famiglia umana ha più che mai bisogno!”.