Si è tenuto ieri ad Aci Catena il pellegrinaggio-mandato diocesano di 400 catechisti provenienti da ogni parte del territorio della diocesi acese. L’evento, curato dall’equipe dell’ufficio catechistico diocesano guidato da Don Carmelo Sciuto, ha visto i partecipanti recarsi in pellegrinaggio fino al Santuario Matrice “Maria SS. della Catena” dove si è tenuta la Messa presieduta dal vescovo di Acireale, Antonino Raspanti. “Siamo invitati ad acquisire lo stile del cammino sinodale perché non rimanga un mero evento celebrativo – ha ricordato mons. Raspanti durante l’omelia – prendiamo consapevolezza di discendere ed avviare rinnovati processi perché ci giochiamo gran parte del futuro delle nostre diocesi. La secolarizzazione rischia di riservarci solo piccoli spazi e di vivere una religione privatistica. In questi anni non siamo stati tanto capaci all’ascolto sinodale, cioè a prestare attenzione a uomini, donne e giovani che normalmente non frequentano la chiesa. Non è stato per pigrizia ma per paura di non essere compresi. Non basta l’incontro nel digitale e per questo siamo chiamati con curiosità ad uscire dal guscio del deserto e ad avere gli occhi nelle strade del mondo ed in particolare l’ambiente del lavoro, gli amici, la vita sociale e civile. Tanti i catechisti che hanno abbandonato, alcuni perché emigrati a causa della mancanza del lavoro, soprattutto la fascia giovanile, altri perché stanchi, altri ancora perché provati da un’oggettiva difficoltà sul piano pedagogico ed educativo, anche a motivo della differenza generazionale. Sono però contento e vi ringrazio perché collaborate strettamente con i parroci e avete accolto l’invito per il dedicato impegno da svolgere: l’evangelizzazione”. A conclusione della Messa sono stati consegnati alle parrocchie interessate gli attestati di partecipazione al corso diocesano di formazione itinerante tenutosi lo scorso anno ed ai presenti è stato donato un portachiavi a forma di scarpa, con l’invito a mettersi in cammino con il Vangelo in mano”.