“Un documento snello, leggibile. Per farsi capire”. Elena Granata, docente al Politecnico di Milano e vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, introduce così il documento che presenta il tema dell’appuntamento di Trieste, “Al cuore della democrazia”. “Stare insieme”, “partecipare”, “popolo”, sono alcune parole-chiave del testo. “La democrazia è una forma di governo – dice la professoressa Granata – ma è anche lo sperimentare una comunità in cui tutti sono accolti e partecipi”. Si sofferma quindi con una analisi sulla “Italia dei senza”: Chiesa senza fedeli, famiglia senza culle, ospedali senza medici, esemplifica. “C’è una insistenza sul segno meno, ma forse ci stiamo perdendo un pezzo di narrazione. E quando scopriamo che in tanti ambienti, anche i nostri, non ci sono le persone, dovremmo renderci conto che forse le persone non vogliono più stare nei vecchi contenitori. E c’è inoltre un ritrarsi nel privato perché la partecipazione”, cuore della democrazia, “ci scomoda e ci impegna”. Granata parla di una “nuova partecipazione, fluida”. “Non ci sono i giovani?”, si domanda; “ma li stiamo cercando?”.
Accenna quindi, passando in rassegna le pagine del documento, ai “macro temi trasversali” che confluiranno a Trieste: potere, “cioè poter essere, poter fare, poter cambiare”; educare, “esperienza che attiva energie”, che porta ad agire; la “dimensione civile dell’amore”; tornare a “parola, ascolto, dialogo”; riabitare i luoghi; immaginare il futuro.