Romania: Assunzionisti, celebrazioni a Bucarest e Blaj per i cento anni di presenza nel Paese

Sono passati cento anni da quanto i padri Assunzionisti hanno aperto la prima comunità in Romania, a Blaj, chiamati dai vescovi greco-cattolici del Paese. Il centenario è celebrato oggi a Bucarest, e domenica, 17 settembre, a Blaj. Tra gli invitati al convegno organizzato a Bucarest, mons. Giuseppe Maria Croce, prefetto dell’Archivio della Basilica papale di S. Maria Maggiore, e Jean-Noël Grandhomme, dell’Università della Lorena (Francia). Nel 1947, quando iniziò la persecuzione contro la Chiesa cattolica in Romania, la congregazione aveva comunità a Beiuş, Blaj e Bucarest, e diciotto frati – tutti greco-cattolici –, impegnati nella formazione dei futuri sacerdoti, dei laici, negli studi bizantini. Le autorità hanno chiuso le comunità, confiscato i beni e arrestato o disperso i frati. Ora, vi sono sei frati, romeni, a Mărgineni (diocesi di Iași) e Bucarest. “Nelle due comunità siamo impegnati nella formazione umana e spirituale dei giovani e collaboriamo con le parrocchie. In più, a Bucarest ci dedichiamo all’attività accademica e culturale; abbiamo una Biblioteca specializzata in studi bizantini e patristici, con circa venti mila volumi, e un Centro di conferenze interconfessionali e interreligiose”, ha spiegato al Sir padre Lucian Dîncă, direttore della Biblioteca del Centro santi Pietro e Andrea di Bucarest. La vecchia biblioteca degli Assunzionisti, molto preziosa, di circa trentamila volumi, fu salvata dalla distruzione e oggi si trova in un fondo speciale all’Istituto cattolico di Parigi.

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